giovedì 15 settembre 2016

Al Segrino si disegna- Domenica al Big Draw


Tutti i mesi dell'anno hanno qualcosa di speciale, ma settembre ha il suo perchè. Da dove cominciare?

Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi


L’opprimente calura di agosto si smorza per lasciare il posto a temperature più gradevoli: si torna alla quotidianità più ricettivi, trascorrere del tempo all'aperto diventa piacevole. La Rentrèe favorisce nuovi stimoli e voglia di fare: allora come resistere ai molti laboratori e manifestazioni all’insegna della creatività proposti in questo periodo? Uno su tutti il Big Draw, appuntamento artistico, a cui ho partecipato domenica scorsa insieme a Veronica, amica di sempre... e artista a sua stessa insaputa!




Fondato nel 2000 e sbarcato di recente da noi, il Big Draw è una manifestazione collettiva interamente dedicata al disegno come "linguaggio universale di apprendimento, espressione e invenzione". Scopo dell'iniziativa è quello di avvicinare grandi e piccoli al mondo della creatività e coinvolgere gli appassionati in sperimentazioni di carattere artistico. La kermesse è celebrata in giro per l'Italia con diversi laboratori e workshop fino al 13 di ottobre. Noi - favorite dalla vicinanza e ammaliate dal paesaggio del Lago del Segrino (di cui ho già raccontato qualcosa qui) - si è preso parte all'evento di Eupilio, a cura dello Studio d'arte Crippa di Erba. Di seguito un piccolo resoconto del pomeriggio!




























Una volta raggiunto il posto e fatto conoscenza con le partecipanti del nostro gruppo, si è iniziato con il primo di tre laboratori, dedicato alla Carta colla: una pratica molto spontanea e "pasticciona", ideale per rompere il ghiaccio.
Al lavoro con la carta colla!

Proprio così: per questa tecnica vengono impiegati strati di colore acrilico (mischiato ad amido di mais) su cui imprimere stampini o oggetti inusuali (pettini, varie posate, piatti o forme dalla superficie particolare...) per dar vita a fogli dalle texture decorative o effetti tridimensionali unici; il tutto seguendo il proprio intuito e gusto personale. Inutile dire che era impossibile non sporcarsi le mani e i lavori ultimati,  visti tutti insieme durante l'asciugatura, erano di grande effetto!

In questo laboratorio sono stati realizzati dei veri e propri capolavori


A seguire il laboratorio di acquerello en-plein air. Per via di un disguido (Ahinoi: pensavamo fosse l'ultimo previsto per il nostro gruppo d'iscrizione!!!) non l'abbiamo fatto tutto, perdendo in parte la spiegazione dei tutor. Quando ce ne siamo accorte, Vero e io abbiamo recuperato subito i minuti persi, armate di fogli, pennelli e godet Winsor&Newton (gentilmente forniti dagli organizzatori) per cogliere a modo nostro le suggestioni del Lago. A ispirarci i verdi delle montagne e le tonalità grigio-blu del Segrino.


Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi

Colori, relax e aria aperta: all'opera con l'ora di acquerello. L'ultima foto è di Eli Barzaghi


























Il culmine della giornata è stato con il terzo laboratorio dedicato al Suminagashi o arte dell'inchiostro fluttuante. Questa antica tecnica, utilizzata nei monasteri orientali come pratica di meditazione, permette di creare sulla carta degli effetti marmorati grazie al contrasto tra l'inchiostro (il sumi) e la trementina. Per quanto semplice a dirsi, è un'arte che richiede pazienza, concentrazione e movimenti precisi da affinare con la pratica... ma è stato ugualmente molto suggestivo vedere la nostra insegnante Marina all'opera. 

Come non restare incantati dai vortici del Suminagashi? Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi






































La superficie dell'acqua (rigorosamente piovana, per cui poco calcarea) deve essere lievemente sfiorata a turno dai pennelli, in modo da formare dei cerchi concentrici. Una volta creatosi il disegno sull'acqua, questo va impresso sul foglio, lavato dai residui d'inchiostro e messo ad asciugare.


Il mio secondo tentativo con l'arte del Suminagashi: non proprio perfetto! Ma vale ugualmente la pena imprimere il foglio di bamboo e scoprire quali fantasie si creano






























Per l'occasione abbiamo sperimentato diversi tipi di carta, come quelli messi a disposizione dallo sponsor della manifestazione, Fabriano (Fabriano 5 GF cold pressed da 130 grammi) e, direttamente dal Giappone, quelli di bamboo portati da Marina.

Alcuni istanti dal laboratorio di Suminagashi





I risultati sono spettacolari: i fogli così decorati si possono utilizzare nei modi di più disparati, alcuni esempi? Una raffinata carta da lettere, uno sfondo per risaltare un disegno in stile orientale o per scrivere un haiku, i tradizionali componimenti giapponesi. O che dire ancora di un particolare biglietto d'auguri?

I fogli di bamboo marmorizzati mentre asciugano. Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi



E’ stata una domenica entusiasmante e piena di stimoli davvero insospettabili:  assieme a Chiara, Elisabetta e Lori (compagne di quest’avventura) si è creata subito una grande complicità! Ciascuna proviene da un percorso diverso ma, alla fine, ad accumunarci era la passione per il disegno e la sperimentazione artisticaE' il genere di iniziativa che mi sento di consigliare a chi è abituato a vivere il disegno come un’attività (o un lavoro) in solitaria: qui non conta realizzare l’illustrazione perfetta ma abbandonarsi ingenuamente al flusso della pura gioia creativa.


Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi


























E voi, che appuntamenti creativi avete segnato in agenda? Un affettuoso abbraccio e al prossimo aggiornamento!


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