Tutti i mesi dell'anno hanno qualcosa di speciale, ma settembre ha il suo perchè. Da dove cominciare?
Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi |
L’opprimente calura di agosto si smorza per lasciare il
posto a temperature più gradevoli: si torna alla
quotidianità più ricettivi, trascorrere del tempo all'aperto diventa piacevole.
La Rentrèe favorisce nuovi stimoli e
voglia di fare: allora come resistere ai molti laboratori e manifestazioni all’insegna
della creatività proposti in questo periodo? Uno su tutti il Big
Draw, appuntamento artistico, a cui ho partecipato domenica scorsa insieme a
Veronica, amica di sempre... e artista a sua stessa insaputa!
Fondato nel 2000 e sbarcato di recente da noi, il Big Draw è una manifestazione collettiva interamente dedicata al disegno come "linguaggio universale di apprendimento, espressione e invenzione". Scopo dell'iniziativa è quello di avvicinare grandi e piccoli al mondo della creatività e coinvolgere gli appassionati in sperimentazioni di carattere artistico. La kermesse è celebrata in giro per l'Italia con diversi laboratori e workshop fino al 13 di ottobre. Noi - favorite dalla vicinanza e ammaliate dal paesaggio del Lago del Segrino (di cui ho già raccontato qualcosa qui) - si è preso parte all'evento di Eupilio, a cura dello Studio d'arte Crippa di Erba. Di seguito un piccolo resoconto del pomeriggio!
Una volta raggiunto il posto e fatto conoscenza con le partecipanti del nostro gruppo, si è iniziato con il primo di tre laboratori, dedicato alla Carta colla: una pratica molto spontanea e "pasticciona", ideale per rompere il ghiaccio.
Al lavoro con la carta colla! |
Proprio così: per questa tecnica vengono impiegati strati di colore acrilico (mischiato ad amido di mais) su cui imprimere stampini o oggetti inusuali (pettini, varie posate, piatti o forme dalla superficie particolare...) per dar vita a fogli dalle texture decorative o effetti tridimensionali unici; il tutto seguendo il proprio intuito e gusto personale. Inutile dire che era impossibile non sporcarsi le mani e i lavori ultimati, visti tutti insieme durante l'asciugatura, erano di grande effetto!
In questo laboratorio sono stati realizzati dei veri e propri capolavori |
A seguire il laboratorio di acquerello en-plein air. Per via di un disguido (Ahinoi: pensavamo fosse l'ultimo previsto per il nostro gruppo d'iscrizione!!!) non l'abbiamo fatto tutto, perdendo in parte la spiegazione dei tutor. Quando ce ne siamo accorte, Vero e io abbiamo recuperato subito i minuti persi, armate di fogli, pennelli e godet Winsor&Newton (gentilmente forniti dagli organizzatori) per cogliere a modo nostro le suggestioni del Lago. A ispirarci i verdi delle montagne e le tonalità grigio-blu del Segrino.
Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi |
Colori, relax e aria aperta: all'opera con l'ora di acquerello. L'ultima foto è di Eli Barzaghi |
Il culmine della giornata è stato con il terzo laboratorio dedicato al Suminagashi o arte dell'inchiostro fluttuante. Questa antica tecnica, utilizzata nei monasteri orientali come pratica di meditazione, permette di creare sulla carta degli effetti marmorati grazie al contrasto tra l'inchiostro (il sumi) e la trementina. Per quanto semplice a dirsi, è un'arte che richiede pazienza, concentrazione e movimenti precisi da affinare con la pratica... ma è stato ugualmente molto suggestivo vedere la nostra insegnante Marina all'opera.
Come non restare incantati dai vortici del Suminagashi? Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi |
La superficie dell'acqua (rigorosamente piovana, per cui poco calcarea) deve essere lievemente sfiorata a turno dai pennelli, in modo da formare dei cerchi concentrici. Una volta creatosi il disegno sull'acqua, questo va impresso sul foglio, lavato dai residui d'inchiostro e messo ad asciugare.
Il mio secondo tentativo con l'arte del Suminagashi: non proprio perfetto! Ma vale ugualmente la pena imprimere il foglio di bamboo e scoprire quali fantasie si creano |
Per l'occasione abbiamo sperimentato diversi tipi di carta, come quelli messi a disposizione dallo sponsor della manifestazione, Fabriano (Fabriano 5 GF cold pressed da 130 grammi) e, direttamente dal Giappone, quelli di bamboo portati da Marina.
Alcuni istanti dal laboratorio di Suminagashi |
I risultati sono spettacolari: i fogli così decorati si possono utilizzare nei modi di più disparati, alcuni esempi? Una raffinata carta da lettere, uno sfondo per risaltare un disegno in stile orientale o per scrivere un haiku, i tradizionali componimenti giapponesi. O che dire ancora di un particolare biglietto d'auguri?
I fogli di bamboo marmorizzati mentre asciugano. Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi |
E’ stata una domenica entusiasmante e piena di stimoli davvero insospettabili: assieme a Chiara,
Elisabetta e Lori (compagne di quest’avventura) si è creata subito una grande
complicità! Ciascuna proviene da un percorso diverso ma, alla fine, ad
accumunarci era la passione per il disegno e la sperimentazione artistica. E' il genere di iniziativa che mi sento di consigliare a chi è abituato a vivere il disegno come un’attività (o un lavoro) in
solitaria: qui non conta
realizzare l’illustrazione perfetta ma abbandonarsi ingenuamente al flusso della pura gioia creativa.
Foto di Elisabetta "Eli" Barzaghi |
E voi, che appuntamenti creativi avete segnato in agenda? Un affettuoso abbraccio e al prossimo aggiornamento!
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